L’attività organaria nei secoli

La storia dell'organo

Siamo fieri di contribuire a questa storia

L’organo è uno strumento musicale con una storia antica. In questa pagina accenniamo alla storia dello strumento e all’attività organaria nei secoli.

Diamo alcuni cenni anche a riguardo dell’attività organaria sul territorio di Crema, città nella quale Giovanni Tamburini fondò la propria fabbrica d’organi nel 1893.

La tradizione della famiglia prosegue da ben 4 generazioni. Oggi il laboratorio della Fabbrica d’Organi Tamburini è a Pianengo, in provincia di Cremona. Da sempre mettiamo professionalità, competenza ed esperienza al servizio dell’arte e del cliente.

I Secolo a.C.

Nel I secolo a.C. l’organo era presente e diffuso nel mondo ellenico, tanto che a Delfi veniva utilizzato in celebrazioni musico-religiose di grande risonanza.

La prima testimonianza romana dell’organo la dobbiamo a Cicerone, lo racconta come uno strumento di cui viene a conoscenza nel corso di un viaggio in Grecia e Asia Minore.

I Secolo d.C.

Nel 67 d.C. l’imperatore romano Nerone fece in prima persona una pubblica dimostrazione del funzionamento di un organo.

Da quel che sappiamo dalle descrizioni di questo strumento, era già ben sviluppato e aveva un discreto numero di registri.

III Secolo d.C.

L’ingegnere greco Ctesibio Alessandrino inventa l’Organo Idraulico o Hydraulis. L’organo a canne di Ctesibio è stato descritto da Erone e da Vitruvio.

L’Hydraulis proseguì ad essere costruito e suonato, senza sostanziali innovazioni, in epoca imperiale e bizantina.

VIII Secolo a.C.

Nel VIII Secolo d.C. l’imperatore di Bisanzio, Costantino V, donò un organo a Pipino il Breve, che lo collocò in Francia, presso la chiesa di San Cornelio a Compiègne.

Da questo evento in poi l’organo, da strumento usato nelle festività civili, diventerà strumento musicale di grande importanza della religione cristiana, diffondendosi nei luoghi di culto e nella liturgia.

Medioevo

Con il Medioevo l’organo vede una grande evoluzione. In pochi secoli si va oltre l’elementare prototipo dell’VIII sec., nel quale la tastiera era formata da leve tirate dal suonatore e le canne organizzate in “blocchi” sonori senza registri distinti.

I monasteri diventano i centri di maggiore studio dell’organo e di perfezionamento tecnico dello strumento (erano luoghi dove si studiava musica, matematica, fisica, filosofia).

X – XI sec. d.C.

Con il X sec. l’organo si diffonde nell’occidente cristiano. La tastiera dello strumento assume una forma molto simile a quella che ha oggi, e in più viene introdotta la pedaliera. Nell’XI sec. aumenta l’estensione dello strumento (fino a quattro ottave) e si introducono i primi registri.

Nelle cattedrali vengono utilizzati organi con grandi canne ed imponenti mantici, per il cui funzionamento sono necessarie decine di persone.

1300 - 1400

I modelli di organo tardo trecenteschi e quattrocenteschi sono dotati di pedaliera, con una tastiera simile a quella usata oggi e con registri distinti.

Al di là del mondo religioso, nell’ambito profano si utilizzava l’organo portativo, di ridotte dimensioni. Il suonatore usata la mano destra per suonare e la sinistra per azionare il mantice.

1800

Con l’800 si diffonde la musica sinfonica e operistica. La musica orchestrale, i concerti, le audizioni pubbliche divengono una cosa diffusa, e l’organo, prima religioso e liturgico, diventa laico, melodico, descrittivo.

Ecco che le foniche e le timbriche utilizzate sino ad allora non furono più sufficienti. L’organo tendeva a diventare orchestrale, tendeva a rappresentare tutti gli strumenti dell’orchestra.

1900

Nei primi del ‘900 l’organo diviene elettrico: è un’innovazione importante nella storia dello strumento. Prima l’elettricità fu utile solo ai motori che muovevano i mantici, poi si realizzò un sistema di trasmissione che sostituì quello pneumatico.

Ulteriore innovazione è data dall’organo sinfonico-eclettico: uno strumento molto versatile, un organo a trasmissione elettrica, con molti registri e combinazioni automatiche.

L'attività organaria a Crema

Giovanni Tamburini fondò la propria fabbrica d’organi nel 1893.

La più antica testimonianza scritta che riguarda la presenza di un organo nel territorio di Crema risale al 1465 e riguarda alcune informazioni concernenti la manutenzione dell’organo della cattedrale. Nel XIX sec. nascono le prime imprese organarie cremasche. Le botteghe organarie attive nel territorio cremasco erano gli Antegnati di Brescia (1400); i Serassi di Bergamo (1500); i Lingiardi di Pavia (fino al 1800). Gli organari presenti nel territorio cremasco nel 1800 erano: Franceschini, Nicolini, Cadei, Inzoli e Tamburini.

Gli ultimi due si contraddistinsero per le loro doti imprenditoriali e artistiche. Diedero vita a imprese artigiane che in poco tempo divennero famose in tutto il mondo, e ancora oggi sono attive. Tra i dipendenti della Inzoli vi era Giovanni Tamburini, che presto si distinse per le sue qualità. Da questo momento inizia la storia della Fabbrica d’Organi Tamburini, ufficialmente fondata a Crema nel 1893.

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